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Ecco alcuni chiarimenti inerenti gli Affitti brevi e la cedolare secca nel 2024
Il 2024 ha portato alcune novità importanti inerenti l'argomento di affitti brevi e cedolare secca. In ossequio a quanto stabilito dalla legge di Bilancio per le locazioni abitative di durata non superiore a 30 giorni di più appartamenti, per un solo appartamento affittato l'aliquota rimane invariata al 21% a partire dalla seconda abitazione invece si applica un’aliquota al 26%. Nel dettaglio la normativa si riferisce solo al contratto di affitto della seconda, terza e quarta casa, dalla quinta abitazione in poi è necessaria l'apertura della partita Iva.
Locazioni brevi, le novità sulla tassazione della cedolare secca
L’articolo 1, comma 63, della legge n. 213/2023, prevede per chi sceglie il regime della cedolare secca per la tassazione Irpef dei redditi fondiari derivanti dai contratti di locazione breve deve calcolare l’imposta sostitutiva da versare applicando la nuova aliquota di tassazione del 26%. La stessa norma prevede la riduzione al 21% per i redditi che derivano dalle locazioni brevi relativi ad una sola unità immobiliare a scelta del contribuente al momento della dichiarazione dei redditi.
Se un contribuente concede in locazione breve, lo stesso immobile anche per più volte, deve sempre applicare l’aliquota del 21%. Nel momento in cui venisse locato un secondo immobile sul reddito derivante dalla locazione breve di uno dei due (a scelta del locatore) si applicherebbe l’aliquota del 21%, sull’altro quella del 26%”.
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